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Fair value, cantiere aperto

di Enrico Brivio

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16 ottobre 2008

Con un iter ultra-rapido senza precedenti, la Commissione europea ha adottato ieri il cambiamento dei criteri di applicazione dello standard contabile 39, che permetterà di riclassificare parte degli strumenti finanziari detenuti da banche e imprese.

Un provvedimento, raccomandato la settimana scorsa dall'Ecofin, che dovrebbe permettere già dal terzo trimestre di quest'anno di ridimensionare l'impatto dell'attuale della crisi finanziaria sui bilanci europei delle banche e società quotate. Conferendo alle norme contabili Ue analoga flessibilità rispetto a quella già concessa negli Stati Uniti alle imprese americane.

La Commissione europea si è impegnata inoltre a monitorare la situazione e a organizzare un incontro nei prossimi giorni con le altri parti interessate, per considerare altri punti potenzialmente problematici, riguardanti l'applicazione dello Ias 39 e dell'Ifrs 7 a prodotti finanziari derivati e su questioni assicurative. L'Esecutivo Ue intende proporre ulteriori emendamenti ai due criteri entro la fine di ottobre. E avviare un dibattito approfondito sul criterio del fair value e sui suoi effetti prociclici, che tendono ad amplificare l'andamento della congiuntura nei bilanci.

La nuova interpretazione dello Ias 39 permette, in circostanze eccezionali, come quelle attuali, di trasferire le attività finanziarie non derivate, e finora classificate al fair value, in un'altra categoria che prevede la contabilizzazione a costo ammortizzato. Il nuovo standard contabile è stato approvato ieri mattina dall'Arc (il comitato degli esperti Ue per le questioni contabili), ha poi ottenuto parere positivo del Parlamento europeo, il via libera di tutti gli Stati membri all'unanimità e infine è stato varato dalla Commissione europea, con una procedura scritta durata un'ora (in genere se ne impiegano, anche nell'urgenza, almeno 24).

Il tutto dopo che i nuovi criteri erano stati approvati in meno di un'ora, lunedì, da parte dello Iasb, l'organismo internazionale sugli standard contabili, messo sotto pressione da Bruxelles e dai 27, e martedì dall'Efrag, l'organismo tecnico che supporta la Commissione.

«Adottando questi emendamenti – ha commentato il commissario europeo al Mercato interno, Charlie McCreevy – la Commissione ha risposto in tempo record alla richiesta dell'Ecofin del 7 ottobre. Voglio elogiare anche il Parlamento europeo e gli Stati membri del Consiglio, perché senza la loro cooperazione ciò non sarebbe stato possibile: questo dimostra che l'Unione europea sta rispondendo velocemente e risolutamente all'attuale turbolenza finanziaria».

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